IBIZA 2016

Ibiza andata e ritorno. Notti e segreti.
Se esiste un luogo, in Europa, privo di santità, di sicuro è Ibiza.
Quale destinazione migliore per iniziare alla grande la bella stagione dei Santi?
Una meta celebre in tutto il mondo per l’intensità e l’alto voltaggio delle sue interminabili notti, ma anche una terra di spiagge e paesaggi mozzafiato, mare purissimo e buona cucina. Insomma: una scelta quasi d’obbligo, anche per testare la nuova compagnia rafforzata dai partecipanti al ride provenienti da tutta Italia.
Perché, non dimentichiamolo, nel nostro caso il viaggio e la strada sono più importanti del traguardo.
‘Notte prima della partenza’: non ci attendono i proverbiali esami cantati da Venditti ma l’agitazione è palpabile. Moto cariche di tutto il necessario e si contano insonni le ore che ci separano dalla partenza. A mattina il dito preme sullo start e la tensione si scioglie. Primo giorno di viaggio: lungo la strada raccogliamo i 69 bikers provenienti da tutto il Paese. Il gruppo prende forma e consistenza, cresce insieme alla nostra voglia d’avventura. La temperatura del sangue nelle vene sale a ogni moto che si unisce al gruppone: Ibiza, questa volta non ce n’è per nessuno!
L’indomani si entra nel vivo, con la prima emozionante scoperta: le spettacolari Gole del Verdon, il canyon più impressionante d’Europa, che poi s’addolcisce nella sua profumata Provenza, illuminata da un sole inaspettato. Avignone c’introduce nel torbido Medioevo di Francia. Vestigia di tempi oscuri.Torri e mura ci accompagnano anche per il terzo giorno di viaggio, con le vedute da fiaba svelate poco a poco dai vicoli di Carcassonne.
Quarto giorno e un obiettivo cruciale: ancora solo 300 chilometri per raggiungere Barcellona e imbarcarci alla volta delle Baleari.
Solo una bella strada panoramica dei Pirenei, sulla quale passiamo il confine, ci separa dall’agognata terra iberica e dall’ultimo tratto verso la nostra destinazione. Entusiasmo alle stelle, quindi, al momento del pit-stop’ presso il primo chiosco, per una pausa pranzo a base di tapas e sangria. Ripartiamo subito, il traghetto ci aspetta, ma, per l’infallibile legge di Mr. Murphy, quando tutto pare andare per il meglio l’imprevisto e il pericolo sono appena dietro… la prossima curva. All’improvviso Isacco perde il controllo ed esce di strada, 20 metri di volo con la moto che rotolando lo travolge ben due volte. Siamo agghiacciati, ma grazie a Dio & Dan, nostro fratello e medico che presta il primo soccorso, arriva l’autoambulanza e nel giro di un paio d’ore siamo tranquillizzati dalla notizia che Isacco sta bene! Un miracolo: tra i Santi, per fortuna, ce lo si aspetta!
Passata la grande paura, comincia a farsi sentire l’ansia di perdere il traghetto. Teo resta in ospedale fino all’ultimo per assicurarsi che l’infortunato stia bene. Alla guida del gruppo si mettono, temporaneamente,Giorgio Bosetti, Max Guerini e Giampi Policante. Ai loro ‘ordini’ arriviamo a Barcellona in doppia fila perfetta, facendo scudo nel traffico, e proprio all’ultimo secondo riusciamo a salire tutti in nave. Ora la felicità è davvero tanta, trabocca letteralmente dal battello, rischiando di farlo affondare, insieme al peso delle moto. Non resta che ripercorrere aneddoti e dis-avventure della giornata bevendo frizzante birra spagnola.
Sbarchiamo, alla fine, ad Ibiza e ci concediamo una splendida giornata esplorando spiagge incantevoli e godendoci un magnifico pranzo in spiaggia con paella per 69 persone e litri di sangria e mojito, coronando giornata e arrivo con il primo bagnetto in acqua turchese.
La serata è top secret! Quel che succede a Ibiza… A Ibiza resta, una regola fondamentale.
I sopravvissuti alla nottata partono la mattina seguente per Formentera: Paris rischia l’arresto per aver guidato il quad in modo ‘esagerato’. La libertà gli costa 600€ e una tirata d’orecchi.
Si accendono le stelle e si spengono i nostri riflettori. Anche i segreti della seconda notte da Santi nell’isola del peccato restano appannaggio di chi vorrà raccontarveli a voce.
Sulla strada del ritorno tocchiamo la tres-chic Saint Tropez e alcuni tra noi si uniscono al raduno europeo che si tiene nel centro balneare della Costa Azzurra. Per gli altri, ormai e purtroppo, il viaggio volge all’epilogo.
2.850 chilometri di pura emozione si sciolgono in un abbraccio, insieme alla compagnia. Tutti ringraziano, qualcuno piange, nessuno ha voglia di chiudere la moto in garage. Ci manchiamo già. Viaggiare in gruppo in moto… non ha prezzo e non avrà mai fine.
Qualche sincero ringraziamento d’obbligo: alla pattuglia acrobatica, Giorgio, Pierpa, Ciccio, Nessi, Degi, Angelo, Asse. E grazie ancora a tutti, perché ciascuno ha collaborato quotidianamente. Last but not least grazie a Teo che ha fatto vivere un viaggio indimenticabile a 69 biker!
E, infine, qualche parola d’infinita saggezza e profondità dal nostro Teo: “Beh, cosa dire… Avete già detto e scritto tutto quanto si poteva su questo viaggio. Aggiungo solo due considerazioni, a proposito di episodi e situazioni che mi hanno fatto riflettere. Penso a come il viaggio sia iniziato con una buona dose di sfiga, aumentata progressivamente e culminata nel botto di Isacco. E a come è stato tutto risolto con velocità e tranquillità probabilmente solo nostre, anzi, della Pattuglia Acrobatica de I Santi. Voglio ringraziarvi tutti perché non basta organizzare il viaggio, realizzarlo è stato solo merito vostro:SALVA, GIORGINO, PIERPA, CICCIO, ASSE, MARIO, ANGELO… Grazie di tutto. Ringrazio quelli che ci ringraziano: tutti i nuovi e vecchi ami ci che mi hanno bombardato di messaggi che raccontano di un viaggio fantastico e di un’organizzazione perfetta. Ringrazio voi che avete viaggiato per la prima volta con noi, perché siete stati compagni d’avventura speciali, tutti, soprattutto Mauri che di sicuro non ci legge su Facebook. Oggi, per la prima volta ho visto biker piangere per la fine di un viaggio e per dover lasciare i compagni di una settimana da sogno. Grazie a tutti, siamo unici. Siamo i Santi.”
THE END
Michela ZiN